IN PURA PERDITA

di Lorenzo Parolin[L8/788]

 

Se il maiale potesse parlare direbbe che il brago (fango) nel quale sguazza è profumo e chiederebbe di essere premiato per l’elevato grado di igiene/pulizia che mantiene.
L’uomo non è da meno, e non c’è modo di convincerlo che quanto adora è sporcizia , anzi, se insisti a fargli osservazioni si irrigidisce e si mette sulle difensive: rifiuta tutto quello che gli dici anche se hai ragione da vendere e lui torto marcio. È ottuso, infantile e plagiato dal Male.
Chi si sia portato un po’ sopra il livello medio capisce che l’umanità è bambina e meschina, e poiché sa che la natura non fa salti, si arma di tanta pazienza e semina grano buono anche in pura perdita.


Hai una moglie, un figlio, un fratello, un collaboratore, un amico, un conoscente che per tanti versi è un grande (quanto a superficie) ma di scarso spessore ?    Attento, se glielo dici lo umilî e non accetterà l’osservazione, perché il male ha alzato attorno a lui degli scudi ciclopici per isolarlo da influenze esterne e al contempo per tenerselo prigioniero.   Solo l’amore ha il potere di sciogliere/perforare/sfondare quegli scudi.    Dunque, mai evidenziare le carenze: solo spronare, sostenere e lodare le qualità.    Se sente che gli vuoi bene si apre e si lascia ispessire .

[rif. www.lorenzoparolin.it L8/788]